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Donne nel cuore del Novecento

19 Gennaio 2018

Le celebrazioni del Giorno della Memoria proseguono a Faenza con un nuovo evento, "Donne nel cuore del Novecento", programmato lunedì 22 gennaio, alle ore 18.00, nel Ridotto del Teatro Masini, in piazza Nenni.

Un testo teatrale di Piero Stefani, ebraista e biblista di Ferrara, dedicato a quattro figure femminili coinvolte nella Shoah.

Due di loro, Regina Jonas ed Edith Stein, vi trovarono la morte, metre le altre due, Cejia Stojka e Liana Millu, sopravvissero a questa immane tragedia.

La rappresentazione alterna dialoghi di Piero Stefani e Maria Luisa Sgargetta a letture, di Magda Iazzetta, di testi scritti dalle quattro protagoniste, con musiche della violinista Lucilla Rose Mariotti.

La serata sarà presentata dall'architetto Giorgio Gualdrini. Interverranno il vice sindaco e assessore alla cultura Massimo Isola e la presidente del consiglio comunale di Faenza Maria Chiara Campodoni.

Martedì 23 e mercoledì 24 gennaio, al cinema Sarti (via Scaletta 10) doppia proiezione - alle ore 8.30 e alle 10.45 - per gli studenti delle scuole faentine del film La signora dello zoo di Varsavia di Niki Caro.

La pellicola, ispirata alla storia vera di Jan e Antonina Zabinski, è un racconto di eroismo civile in tempo di guerra e, insieme, una dichiarazione d'amore per la natura e gli animali.

Per tutta la prossima settimana presso le scuole primarie "Don Milani", "T.Gulli", "Pirazzini" e "Tolosano" sono inoltre previste letture di libri, musiche e proiezioni di film sulla Shoah a cura degli studenti.

Il programma faentino delle celebrazioni del “Giorno della Memoria 2018”, che proseguirà fino all'inizio di febbraio, è promosso dall’Amministrazione comunale, la Comunità ebraica di Ferrara e delle Romagne, la Biblioteca comunale manfrediana, l’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in Ravenna e provincia, l’Anpi, il monastero di Santa Chiara di Faenza, il Comitato antifascista per la democrazia e la libertà e l’Associazione nazionale reduci dalla prigionia, dall’internamento e dalla guerra di liberazione.