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Restauri in città

17 Maggio 2017

Il calendario delle visite guidate di primavera della Pro Loco propone - sabato 20 maggio - un itinerario per ammirare i restauri effettuati a opere storico-artistiche della città.

La visita inizierà da due interventi commissionati e finanziati dalla stessa Pro Loco.

Con i proventi dell’asta conseguente alla Biennale di Pittura Premio Faenza 2016, realizzata con i quadri gentilmente donati dagli stessi artisti partecipanti alla Biennale, la Pro Loco ha potuto far restaurare a una professionista del settore, Silvia Morigi, due importanti manufatti lapidei: la lapide di fine ’500 sulla facciata del Duomo e la colonna romana con simbolo costantiniano in angolo fra via Giangrandi e via Sant’Ippolito.

La prima ha una lunga dicitura che ricorda la “Convenzione Faentina”, cioè la pace stipulata nel 1598 fra Papa Clemente VIII e il duca Cesare d’Este: quest’ultimo si era infatti opposto all'“acquisizione” del ducato di Ferrara da parte della Santa Sede dopo che Alfonso II d’Este era morto l’anno prima senza lasciare eredi legittimi. Una mediazione diplomatica condotta da Lucrezia d’Este, moglie del duca d’Urbino, scongiurò la guerra e l’avvenimento fu ricordato da questa lapide, collocata dal vescovo di Faenza Giovanni Antonio Grassi nel 1598 «perché non si perdesse mai, in ogni tempo, la memoria di un avvenimento così importante».

La lapide, prima del restauro, era alquanto deteriorata, quasi illeggibile e danneggiata da fori di schegge di ordigni bellici.

La colonna nell’angolo di Palazzo Giangrandi, le cui vicende sono molto interessanti, è invece una preziosa testimonianza della storia romana e medievale faentina. Anch'essa presentava vistosi segni di degrado (lacune e patine di sporco).

La visita si chiuderà a Palazzo Mazzolani per ammirare l’androne su corso Mazzini interamente restaurato a cura del Servizio Territorio del Comune di Faenza e dell’Isia (Istituto superiore industrie artistiche).

Qui è stata allestita una raccolta archeologica, a cura della relativa Soprintendenza, con una trentina di reperti romani dal I al V sec. d.C., fra cui il leone funerario di Errano, la porzione di mosaico dalla chiesa paleocristiana di via Barilotti e il frammento di calcare con le lettere CO (resto di un’iscrizione dedicatoria) trovato quattro anni fa nel letto del Lamone sotto il ponte delle Grazie.

Ritrovo per tutti i partecipanti alla visita guidata alle ore 15.00 davanti alla sede della Pro Loco, nel Voltone della Molinella.

La visita si farà a piedi. Prenotazioni obbligatorie.

Per informazioni e prenotazioni: Pro Loco Faenza (Voltone Molinella 2  – tel. 0546 25231; e-mail: info@prolocofaenza.it   - sito web: www.prolocofaenza.it ).