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Sempre più stretti i rapporti di Faenza con Cina e Corea del Sud

23 Ottobre 2013

E’ rientrata questa notte a Faenza dalla missione in estremo Oriente la delegazione faentina composta dal sindaco Giovanni Malpezzi, dalla direttrice del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza Claudia Casali e dal coordinatore dei progetti ceramici del Comune di Faenza Giuseppe Olmeti.

Il viaggio di lavoro ha avuto come mete le città di Jingdezhen in Cina e di Icheon in Corea del Sud, entrambe riconosciute come “capitali” mondiali della porcellana.

Jingdezhen è dallo scorso mese di aprile gemellata con Faenza e in occasione di questo viaggio è stato sottoscritto ufficialmente presso la città cinese il patto di amicizia.

“Dopo le fasi di approfondimento della conoscenza e di consolidamento della fiducia,” – dichiara il sindaco Giovanni Malpezzi – “maturate negli incontri precedenti tenutisi negli anni scorsi sia a Jingdezhen che a Faenza, possiamo dire di aver avviato, con gli incontri avuti in questi ultimi quattro giorni, una vera e propria “progettazione operativa” della azioni che da oggi saranno messe in campo”.

Due in particolare sono i progetti discussi, il primo è la progettazione, da parte di un team faentino, e la realizzazione, da parte dei cinesi, di una “Piazza Faenza” all'interno della ristrutturazione di una grande area di circa 10 ettari (ovvero delle dimensioni circa del faentino parco Bucci), in cui era collocata una azienda di produzione ceramica con oltre 4 mila dipendenti, attualmente in fase di recupero conservativo, e che diverrà un quartiere dedicato alla ceramica, con atelier e laboratori per artisti ed artigiani, oltre ad attività espositive, commerciali ed aree di sperimentazione.

In tale contesto urbanistico tre spazi all'aperto, vere e proprie ampie piazze, saranno dedicate alle tre principali capitali europee ceramiche gemellate con Jingdezhen: la francese Limoges, l'olandese Delft e la nostra Faenza.

“Gli amici cinesi ci hanno chiesto” – chiarisce il Sindaco – “di attuare a Faenza la progettazione esecutiva dell'intervento, curando in particolare l'estetica e la funzionalità della piazza che dovrà essere un luogo di aggregazione per gli artisti, in particolare giovani, che vi passeranno i momenti liberi e che sappia interpretare e rappresentare l'eleganza e la creatività italiana e lo stile dell'architettura e della ceramica faentina”.

L'azione sarà interamente realizzata dagli uffici Progetti Ceramici e Territorio del Comune di Faenza e potrà certamente aprire le porte ad azioni di sviluppo di aziende faentine, costruendo una sorta di ponte commerciale per l'esportazione, in particolare, di prodotti enogastronomici e ceramici di alta qualità ed innovazione.

La seconda azione concordata con Jingdezhen prevede l'attivazione di un programma di scambio tra artisti che consentirà a ceramisti faentini di svolgere “residenze artistiche”, ovvero periodi di lavoro creativo, presso la capitale cinese della porcellana.

In questo modo i nostri artisti ceramisti avranno l'opportunità di esporre proprie opere in uno dei centri mondiali della ceramica.

“E' nostra intenzione proporre tale opportunità a tutti i nostri artisti” – chiarisce il sindaco Giovanni Malpezzi - ”al fine di definire una vera e propria graduatoria non tanto di merito ma di interesse e disponibilità dei nostri ceramisti, in particolare connessa ai tempi in cui si potranno svolgere tali workshop, che partiranno dalla metà del prossimo anno, oltre alla durata degli stessi”.

La delegazione italiana inoltre, ed in particolare la direttrice del MIC Claudia Casali e il coordinatore di Argillà Italia Giuseppe Olmeti, hanno avuto occasione di incontrare e avviare contatti di possibili future collaborazioni con alcuni dei principali artisti cinesi, riconosciuti a livello mondiale, come Caroline Cheng, Takeshi Yosuda e Zhu Le Geng

Una rappresentanza istituzionale e di artisti, sia cinesi che coreani, sarà infine presente ad Argillà 2014 con propri stand: sarà un primo passo in vista di una ipotesi di maggiore collaborazione per le edizioni successive.

Presente a Jingdezhen anche l'artista colombiana, ma oramai “faentina” di adozione, Martha Pachon Rodriguez, chiamata a ritirare il secondo premio vinto al concorso “Kaolin Prize” di Jingdezhen, uno tra i più ambiti e riconosciuti premi a livello internazionale.

Non meno interessanti ed utili i due giorni trascorsi ad Icheon, in Corea del Sud, dove sono stati svolti incontri istituzionali oltre che con il Comune anche presso Musei, enti culturali, in particolare con gli organizzatori della importante Biennale ceramica e con i responsabili del locale centro di ricerca ed innovazione sui materiali (KiCet), al fine di consolidare programmi congiunti di scambio di ricercatori.

Presenti in Corea Guido Mariani e Mirta Morigi, chiamati a rappresentare Faenza, assieme ad artisti francesi, cinesi ed americani, all'interno del “Ceramics Interlocal Network Program”, un workshop internazionale svoltosi nell'ambito del Festival Internazionale di Gyeonggi.

Da evidenziare, infine, l'attuale presenza in Corea, per la durata di circa un mese, dell'artista faentino Alessandro Neretti “Nero”, vincitore del Premio Faenza 2013, ospite nell'ambito di una “residenza creativa” organizzata dalla Kang Foundation.