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Il paesaggio faentino

Le prime pendici dell’appennino romagnolo sorgono subito a ridosso della città di Faenza  e costituiscono la cornice di panoramici percorsi a piedi e in bicicletta attraverso un paesaggio naturale e agricolo di rara bellezza. Tra vigneti, frutteti e uliveti, sui bordi di suggestivi calanchi  costellati di ginestre e tamerici, lungo crinali ornati da pini a ombrello e cipressi, lungo sentieri che attraversano ameni boschetti di querce e carpini, si può godere di un’atmosfera di armoniosa serenità.

La prima quinta collinare della città ospita in particolare due località piene di fascino: Castel Raniero e Oriolo dei Fichi.

Castel Raniero, una località con una piccola chiesetta che sorge sul crinale, domina la vallata del Fiume Lamone e presenta un intorno di boschi, forre e coltivi di grande pregio panoramico. Tra questi il suggestivo “Boschetto degli innamorati” e il grande calanco dell’Olmatello, a strapiombo sul Rio San Cristoforo.

Più a sud, sempre sui primi rilievi, si trova Oriolo dei Fichi, un minuscolo borgo in cima ad una collina che domina la pianura e sorge ai piedi di una torre di avvistamento, residuo di un antico fortilizio dei Manfredi, signori di Faenza fino a tutto il XV secolo. La torre è stata recentemente restaurata ed è aperta al pubblico nei fine settimana a cura di una locale Associazione di produttori che propongono ai visitatori assaggi di vini, olio e altri prodotti locali. A poca distanza, tra i vigneti, il parco pubblico “delle Ginestre”, ricavato da una ex cava rinaturalizzata, ospita un percorso vita e una colonia di gruccioni, i coloratissimi uccelli insettivori che nidificano nelle rive e nei dirupi.

In lontananza, oltre la vasta pianura romagnola, disegnata ancor oggi in modo evidente dall’antica centuriazione romana, si può vedere, nelle giornate di vela chiara, il Mare Adriatico.