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Straordinaria ceramica

Ceramica

Ma è la maiolica faentina, giunta a maturazione alla fine del '400, a toccare in questo secolo il massimo splendore. Proprio in quest'epoca, infatti, la ceramica assume dignità artistica, anche perché il livello tecnico è ormai così elevato e i decori talmente complessi da richiedere l'intervento di veri e propri maestri.

Nella prima metà del '500 si afferma lo stile bello, che comprende un'estrema varietà di motivi rinascimentali: grottesche, festoni, trofei, strumenti musicali, fiori e frutta, ghirlande...

Rientra nell'ambito dello stile bello anche l'istoriato, così detto per il gusto narrativo delle scene riprodotte: si tratta infatti di complessi episodi biblici o mitologici che gli artisti maiolicari mutuano dalle stampe.

Dopo il 1550 il decorativismo giunge al massimo del suo splendore nello stile fiorito, ma già si avverte il bisogno di un superamento di questa esuberanza figurativa in nome di una ritrovata essenzialità. L'istoriato si trasforma perciò in "compendiario": lo smalto bianco che ricopre le suppellettili in ceramica si fa più denso e pastoso, mentre le scene sulle superfici sono schizzate in modo lieve e con l'impiego di pochissimi colori (turchino, giallo chiaro e scuro). Il passo successivo sarà la realizzazione degli splendidi "bianchi", che tanta fortuna avranno nell'Europa del secolo XVII.