Sito Ufficiale del Comune di Faenza

Salta ai contenuti
 

Piazza del Popolo n. 31
Telefono 0546691111 - Fax 0546691499
PEC comune.faenza@cert.provincia.ra.it

COME FARE PER...
  • Cittadino
  • Impresa
 
 
 
Sei in: Home » Città » Turismo e ospit... » Da vedere in ci... » Pinacoteca e Musei » Fondazione Guerrino Tramonti  
 

Fondazione Guerrino Tramonti

Museo-Tramonti

Fondazione Guerrino Tramonti

Via Fratelli Rosselli 8
tel. 392 3011196

sito web: www.tramontiguerrino.it
email: museo@tramontiguerrino.it

 

Ingresso gratuito

Visite giudate anche per scuole ed enti  su appuntamento, gratuite.
Orari: dal lunedi al sabato dalle 14.30 -18.30 Domenica e mattine solo su appuntamento. 

La Fondazione apre nel mese di dicembre ma è possibile visitarla previo appuntamento.

 

La Fondazione Guerrino Tramonti,è divenuta una realtà nel 2010 per valorizzare il “contenitore”  che l’artista realizzò nella casa-museo nel 1987 che conta 7 sale e circa 390 opere.

Guerrino Tramonti nasce come scultore, per poi dedicarsi alla ceramica e alla pittura: nelle sale sono esposte le opere che secondo l’artista meglio rispecchiano il suo percorso artistico: un’immensa varietà di forme,di colori e un sublime mondo espressivo creato da un originale sensibilità cromatica applicata anche ai dipinti su tela e tavola.

Il periodo iniziale,risalente agli anni Trenta e Quaranta è rappresentato dalle sculture in terracotta. Sono presenti dipinti eseguiti nel “periodo veneziano” eseguiti tra il 1945 e il 1948 caratterizzati dall’estetica post-metafisica pei passare alle opere in ceramica smaltata in policromia caratterizzate da una grande intensità cromatica e dalla straordinaria qualità dei rivestimenti che danno vita a immagini eccezionalmente nitide e poetiche. Durante il percorso, possono essere ammirate le sue famose “porcellane” che rendevano particolarmente orgoglioso l’artista, opere ispirate ai materiali e alle tecniche della ceramica di Cina, Corea e Giappone, frutto delle sue ricerche “alchemiche” delgli anni Sessanta.

Sono presenti i suoi famosi dischi decorativi eseguiti con la tecnica dell’invetriatura a grosso spessore “inventata” dall’artista nel 1953 quando fù direttore della Scuola d’arte di Castelli, che contraddistinguono il suo stile più peculiare.

Nell’ultima sala troviamo i dipinti ad olio realizzati tra la fine degli anno Sessanta e il 1992 anno della sua morte