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Gli obiettivi e le scelte strategiche

Il Piano Strutturale Comunale Associato delinea le scelte strategiche di assetto, sviluppo e tutela della integrità fisica ed ambientale e dell'identità culturale del territorio dell'Ambito faentino indicando i criteri cui le successive azioni e progetti puntuali dovranno attenersi.

Il PSC Associato viene interpretato come una nuova opportunità per garantire flessibilità e automatica convergenza a livello sovralocale delle tematiche territoriali ed è fondato su una visione organica e inedita del territorio con l’obiettivo di promuovere strategie urbanistiche orientate ad elevare il benessere della collettività.

L’intero processo assume a proprio fondamento la sostenibilità delle scelte e l’identità dei luoghi quali elementi imprescindibili da perseguire e tutelare.

Il PSC Associato sintetizza le aspirazioni dei sei comuni e, al fine di elevare la competitività dell’intero sistema d’ambito, individua tre livelli d’azione:

  • le strategie generali - i progetti puntuali - le azioni urbanistiche per ampliare la rete delle eccellenze territoriali

Ciò comporta la messa in rete di un sistema di tematismi e attrazioni in grado di fare convergere una pluralità di interessi così da esaltare le eccellenze del territorio e mitigare le criticità individuate.

Obiettivi strategici generali:

  • promuovere un ordinato sviluppo del territorio, dei tessuti urbani e del sistema produttivo in un quadro di compatibilità e sostenibilità ambientale e di un miglioramento complessivo della qualità dell’ambiente;
  • in particolare, i nuovi ambiti devono rispondere in modo preciso a criteri di localizzazione accorpata e qualità urbanistica;
  • assicurare che i processi di trasformazione siano compatibili con la sicurezza e la tutela dell’integrità fisica e con l’identità culturale del territorio;
  • elevare la qualità della vita e la qualità urbana mediante il miglioramento di quella ambientale, architettonica e sociale del territorio, in particolare attraverso interventi di riqualificazione urbanistica, architettonica e artistica del tessuto esistente;
  • ridurre la pressione degli insediamenti sui sistemi naturali e ambientali anche attraverso interventi di riduzione e mitigazione degli impatti;
  • in particolare, occorre prevedere il consumo di nuovo territorio solo quando non sussistono alternative, derivanti dalla sostituzione dei tessuti insediativi esistenti, ovvero dalla loro riorganizzazione e riqualificazione urbanistica.

Indirizzi precisi:

  • individuare e riqualificare i confini dei centri urbani cercando di dare priorità alle scelte rivolte alla saturazione e riqualificazione degli spazi incompiuti e/o incongrui prima di aggiungere aree nuove;
  • caratterizzare i centri urbani con funzioni compatibili fra loro;
  • valorizzare con regole ambientali, l’ambiente urbano, quello extraurbano e le nuove zone di trasformazione;
  • non considerare prioritari ed esaustivi i parametri edilizi tradizionali;
  • incentivare i progetti di urbanistica sostenibile e di bioedilizia anche con agevolazioni economiche in quanto l’obiettivo è la qualità delle trasformazioni;
  • perseguire sotto forma di accordi specifici e trasparenti la partecipazione dei privati alle trasformazioni urbanistiche;
  • lasciare ampio spazio a regole presuntive e non prescrittive;
  • evidenziare le scelte urbanistiche a livello descrittivo e grafico alla stregua di progetti, con creatività e innovazione;
  • la semplificazione normativa da perseguire ad ogni livello.
  • la flessibilità delle scelte deve comunque essere garantita attraverso strumenti agili, di manutenzione continua, per garantire attualità al Piano.