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Gianna Boschi e il Mito

13 Febbraio 2013
Gianna Boschi

“Gianna Boschi e il Mito” è il titolo della mostra, organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Faenza, che si inaugurerà sabato 16 febbraio prossimo, alle ore 18.00, alla Galleria comunale d’Arte (Voltone della Molinella, 4/6), nel centenario della nascita dell’artista faentina.

L’esposizione permette di ammirare una trentina di quadri che sono parte di un gruppo di opere provenienti dalle collezioni della Pinacoteca comunale e donate dall’artista.

I dipinti, suddivisi in quattro diversi periodi cronologici, evocano miti e favole, rappresentando figure di Veneri, Diane, Satiri, Ninfe e Baccanti.

La ricerca artistica di Gianna Boschi ha interessato sia la pittura che la ceramica e in occasione di questo centenario anche il Museo internazionale delle ceramiche ha voluto rendere omaggio all’artista arricchendo la sua raccolta di opere presenti al Museo con un gruppo di ceramiche conservate nei depositi.

La mostra alla Galleria comunale d’Arte resterà aperta al pubblico fino al 10 marzo 2013 con i seguenti orari: martedì e giovedì dalle 10.00 alle 12.00, mercoledì e venerdì dalle 16.00 alle 19.00, sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00 (lunedì chiuso).

Gianna Boschi è nata a Faenza il 14 febbraio 1913. Dopo essersi diplomata all’Istituto d’Arte Venturi di Modena ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Dedicatasi all’insegnamento fin dal 1945, dal 1958 al 1976 ha insegnato disegno presso l’Istituto d’Arte per la Ceramica “G. Ballardini”di Faenza.

Interesse e vocazione alla pittura si manifestano fin dagli anni giovanili, quando inizia a partecipare a diverse mostre collettive. Nel 1950 la sua prima personale a Faenza, alla quale ne seguiranno molte altre in tutta Italia, oltre alla partecipazione a prestigiose manifestazioni.

Dal 1962 si dedica anche alla ceramica, affiancandola alla produzione pittorica e presentandola contemporaneamente nelle mostre.

Alcune sue ceramiche vengono esposte alla Mostra di ceramiche italiane ad Amburgo nel 1962, alla 20^ Fiera dell’Artigianato a Monaco di Baviera nel 1968 e all’Esposizione di Ceramiche di Faenza a Madrid (1969).

A partire dagli anni Sessanta affianca all’attività artistica un importante impegno per la tutela e la salvaguardia dei beni culturali del territorio: dal 1975 al 1986 è presidente della sezione di Faenza di Italia Nostra.

Il 9 dicembre 1986 muore in un incidente d’auto a Monte Romano di Brisighella.