Da bur a bur
Il 3 marzo, alle ore 18, la Sala Bigari del Comune di Faenza (piazza del Popolo 31) ospita, nell'ambito di "Lòm a Mêrz 2023" l'incontro sul tema "Mezzadria. una lunga storia di gente comune".
Parlare oggi di mezzadria, a cinquant'anni dalla sua scomparsa, ci porta a ricordare soprattutto il sudore e la vita dura dei nostri padri, ma dobbiamo anche riflettere che questa istituzione, nata nel Medioevo, rappresentò un'importantissima conquista per la povera gente che fino ad allora non aveva mai avuto alcun diritto: il contratto mezzadrile infatti definiva obblighi e doveri per il lavoratore ma anche per il padrone dei terreni, sia pure in posizione di potere. Ben presto la mezzadria divenne la forma contrattuale prevalente in Toscana, Emilia-Romagna, Marche, Umbria, ma fu meno presente nelle altre regioni centro-settentrionali.
Coordina e introduce:
Lea Gardi, Presidente dell’Associazione Il Lavoro dei Contadini
Intervengono:
- Liliana Vivoli, già Direttore Archivio di Stato Imola, Forlì e Cesena - “Mille anni di mezzadria, tradizioni e valori"
- Valtiero Mazzotti, Direttore Generale Agricoltura, Caccia e Pesca, Regione Emilia Romagna - “Mezzadria e sostenibilità ambientale, economica e sociale”
- Carlo Catani, Presidente Associazione Tempi di Recupero, Faenza - “Mezzadria come tradizione avanguardista, l'arte ancestrale del recupero”
Conclude: Massimo Isola, Sindaco di Faenza.
