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O.D.G. "SOSTEGNO ALLE POLITICHE FAMILIARI" 22 dicembre 2014

Documenti:

O.D.G.  "SOSTEGNO ALLE POLITICHE FAMILIARI" 

Il Consiglio Comunale di Faenza riunito in data 22 dicembre 2014 

Premesso che

 

  • La famiglia, così come definita dagli artt. 29, 30 e 31 della Costituzione è un bene comune per l'intera società in quanto ambiente privilegiato per la nascita e la formazione della persona, per la sua crescita e la sua educazione continua, per l’incontro e il confronto tra le generazioni, ed è produttrice di beni economici, psicologici, sociali e culturali per la collettività;

 

  • L’evoluzione dei fattori dinamici della popolazione e la profonda fase di cambiamento dei comportamenti individuali e sociali hanno prodotto radicali trasformazioni nelle caratteristiche complessive della società, e di conseguenza nelle famiglie;

 

  • Queste dinamiche di trasformazione riguardano in particolare:

 

-    l'invecchiamento della popolazione e il forte calo del tasso di natalità, il più basso d'Europa

-    l’ampliamento delle forme di convivenza includibili nel concetto di “famiglia”

-    una parcellizzazione sempre più marcata dei nuclei familiari, che si traduce in un aumento del numero delle famiglie accompagnato ad una diminuzione della media dei componenti

-    una maggiore instabilità dei legami familiari, con un calo dei matrimoni e un numero di separazioni/divorzi che nell’ultimo decennio si è mantenuto in costante crescita

-    una persistente bassa percentuale di occupazione femminile che penalizza soprattutto le madri

-    una insufficiente attenzione alla conciliazione dei tempi e dei luoghi di lavoro con quelli di famiglia, e la scarsa diffusione del lavoro part-time e di altre forme di flessibilità

-    una accessibilità ancora troppo onerosa ai servizi per l’infanzia, in particolare agli asili nido

-    il fenomeno migratorio e la presenza sul territorio di famiglie straniere provenienti da culture differenti;

 

  • affrontare questi scenari in mutazione attraverso schemi preconcetti e ideologici, di qualunque genere, rischia di pregiudicare in partenza qualsiasi proficuo confronto politico e amministrativo;

 

 

Considerato che

 

  • l’Italia è la cenerentola fra i paesi europei nelle spese per la famiglia, che si attesta all'1,2% del PIL  contro una media in Europa del 2,1%;

 

  • le politiche pubbliche nazionali a favore della famiglia sono state caratterizzate in questi anni da interventi spot di tipo economico, tesi in gran parte a fronteggiare i rischi di marginalità e di estremo bisogno, a discapito di politiche strutturali coordinate;

 

  • l’ultimo rapporto Istat rileva come siano le famiglie numerose il soggetto più colpito dalla crisi economica e a maggior rischio di povertà;

 

 

Considerato inoltre che

 

  • Il Comune rappresenta il primo punto di riferimento istituzionale per le famiglie e raccoglie la quasi totalità di richieste esplicite ed implicite di sostegno e di aiuto;

 

  • a fianco dei servizi socio assistenziali, negli anni più recenti, si è affermata nei Comuni una nuova consapevolezza circa la necessità di promuovere politiche familiari in un quadro più ampio e distinto da quello socio assistenziale;

 

  • le politiche familiari devono sempre più indirizzarsi e incidere sulla vita della comunità locale nel suo complesso rivolgendosi a tutte le famiglie, considerate non più solo come destinatarie di interventi, ma come soggetto protagonista;

 

  • occorre un'applicazione avanzata del principio di sussidiarietà, orizzontale e verticale, che coinvolga le organizzazioni del privato sociale, del terzo settore e le reti associative familiari (formali e informali) che affianchino la famiglia nella vita quotidiana, senza mai sostituirsi alla famiglia stessa;

 

 

Preso atto che

 

il Centro per le famiglie rappresenta un fondamentale e qualificato presidio di libero accesso per chiunque esprima esigenze di tipo educativo e di sostegno alla genitorialità, e ricopre un ruolo di primaria importanza per i servizi forniti e le attività svolte;

 

 Valutati inoltre positivamente

 

i principali interventi messi in campo in questi anni nella nostra città, in particolare:

 

-    i contributi sull'affitto per fronteggiare l'emergenza sfratti;

-    l'introduzione dei fondi annuali anticrisi per le famiglie di lavoratori delle aziende in crisi;

-    l'introduzione di servizi di supporto psicologico;

-    il consolidamento e lo sviluppo del servizio di difesa delle donne dalla violenza (FE.N.ICE)

-    la promozione di progetti per la divulgazione della parità di genere;

-    l'introduzione di sistemi tariffari personalizzati sulla base dell'indicatore ISEE;

-    il sostanziale azzeramento delle liste d'attesa negli asili nido;

-    gli investimenti e il potenziamento delle scuole per l'infanzia e degli impianti sportivi;

 

 

Impegna l'amministrazione comunale

 

a proseguire nelle azioni a favore della famiglia potenziando i servizi e le progettualità di formazione, di prevenzione e sostegno nel fronteggiare le situazioni di fragilità vecchie e nuove, promuovendo le pari opportunità;

 

 

Invita la Regione Emilia-Romagna

 

ad istituire una “Festa della famiglia” che sia inclusiva di tutte le forme di convivenza familiare;

 

 Sollecita altresì il Governo e il Parlamento

 

  • ad una rapida approvazione del disegno di legge n. 14 (relatrice sen. Cirinnà) idonea a riconoscere le convivenze e le unioni di fatto, eterosessuali ed omosessuali, disciplinando l’estensione di diritti e l’assunzione di reciproci doveri sotto forma di “patti civili”, che si affianchino all’istituto del matrimonio che nel nostro ordinamento è riferito all’unione fra un uomo ed una donna;

 

  • a compiere un deciso passo in avanti verso una nuova impostazione più equa della fiscalità generale che redistribuisca il carico familiare complessivo su tutte le forme di convivenza.

 

 

APPROVATO A MAGGIORANZA