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O.D.G. "UNA SCELTA IN COMUNE" 14 dicembre 2015

ORDINE DEL GIORNO "Una scelta in Comune" 

Il Consiglio Comunale di Faenza riunito in data 14 dicembre 2015 

Premesso che:

  • la donazione degli organi rappresenta un atto di responsabilità verso il prossimo, un atto di grande civiltà e di rispetto per la vita;
  • che il trapianto di organi rappresenta un'efficace terapia per alcune gravi malattie e l'unica soluzione terapeutica per alcune patologie non altrimenti curabili;
  • in Italia si è raggiunto negli anni un elevato livello di professionalità nel prelievo e trapianto di organi in termini di interventi realizzati, sicurezza delle procedure e qualità dei risultati;
  • la maggiore criticità è e resta la scarsa disponibilità di organi e tessuti disponibili per il trapianto.

Altresì premesso che:

  • da oltre 30 anni è attiva l’Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule (AIDO) – Gruppo Comunale di Faenza, che oggi conta quasi 4000 iscritti e che da sempre promuove nelle scuole secondarie inferiori e superiori faentine la cultura della donazione e la prevenzione attraverso stili di vita adeguati.

 Tenuto conto che:

  • l'impianto organizzativo della rete trapiantologica affida al SIT (Sistema Informativo Trapianti) il compito di raccogliere le dichiarazioni di volontà dei cittadini;
  • la registrazione della volontà di donazione di organi e tessuti nel SIT rappresenta uno strumento di garanzia e tutela della libera scelta di ogni cittadino maggiorenne;
  • il principio del silenzio assenso (capo II, Legge 1 aprile 1999, n. 91) non è ancora applicato, in quanto non è stata ancora costituita un’anagrafe informatizzata dei cittadini assistiti dal Servizio Sanitario Nazionale che permetta la notifica ad ogni cittadino, da parte di un Pubblico Ufficiale, di un modulo per la dichiarazione di volontà in cui si informa lo stesso che, in mancanza di una esplicita dichiarazione, si presume il consenso alla donazione;
  • in mancanza di una esplicita dichiarazione espressa in vita, i familiari (coniuge non separato o convivente more uxorio o figli maggiorenni o genitori) possono presentare opposizione scritta al prelievo durante il periodo di accertamento di morte;
  • all'articolo 3 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e successive modificazioni, l'art. 3 comma 8-bis del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194 coordinato con la legge di conversione 26 febbraio 2010, n. 25 inserisce il seguente: “La carta d'identità può altresì contenere l'indicazione del consenso ovvero del diniego della persona cui si riferisce a donare i propri organi in caso di morte”.

Considerato che:

  • il rilascio/rinnovo della Carta d’Identità è un’operazione che tutti i cittadini effettuano periodicamente e con questa modalità si aumenterebbero, in maniera graduale e costante, le dichiarazioni di volontà di tutta la popolazione maggiorenne e che la suddetta dichiarazione può essere raccolta e resa disponibile telematicamente al database del sistema Informativo Trapianti (SIT), al fine di consentirne la consultazione, 24 ore su 24, ai centri di Coordinamento Regionali Trapianti;
  • la dichiarazione di volontà rilasciata presso il Comune ha valore legale e può essere modificata, in qualsiasi momento, con una dichiarazione successiva e contraria alla precedente e va reiterata ad ogni richiesta/rinnovo/duplicato/sostituzione della Carta d’Identità;
  • questo istituto permetterebbe ad ogni cittadino di manifestare la propria volontà a donare o meno i propri organi.

 CHIEDE E IMPEGNA LA GIUNTA COMUNALE

 

  • ad aderire al progetto “Una scelta in Comune”, attivando quanto necessario per consentire ai cittadini di rilasciare la propria dichiarazione di volontà contestualmente alla pratica di rilascio/rinnovo della Carta d'Identità;
  • a collaborare insieme all’AIDO – Gruppo Comunale di Faenza per promuovere questa opportunità con particolare riguardo ai ragazzi neo-diciottenni;
  • ad informare e sostenere la partecipazione al progetto da parte di tutti i comuni dell’Unione della Romagna Faentina;
  • a chiedere al Parlamento di normare in maniera chiara il principio del silenzio assenso per quanto concerne il prelievo di organi e tessuti.

 VOTATO ALL'UNANIMITA'