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O.D.G. “sostegno alla richiesta di armonizzazione alla legislazione UE 'Buon Samaritano'” 13 aprile 2015

O.D.G. “sostegno alla richiesta di armonizzazione alla legislazione UE 'Buon Samaritano'”

Il Consiglio Comunale di Faenza riunito in data 13 aprile 2015

Considerato

-  che la normativa vigente in Italia consente l'uso del defibrillatore semiautomatico anche al personale sanitario non medico e al personale non sanitario con una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardio-polmonare;

-  che la modifica della legge n. 120/2001 potrebbe contribuire a colmare la distanza abissale tra il 2-3% della media nazionale di quanti sopravvivono a un attacco cardiaco e il 36% di sopravvivenza registrata nei luoghi dove invece sia presente una rete di defibrillatori accessibili ad ogni cittadino;

-  che se applicata, questa legge modificata consentirebbe a chiunque di poter utilizzare un defibrillatore automatico o semiautomatico esterno in caso di necessità senza temere conseguenze legali di tipo civile o penale. Per quanto riguarda quelle medico-sanitarie l’apparecchio salva-vita (in grado di fare ripartire con una scossa elettrica il cuore in caso di fibrillazione ventricolare) infatti è sicuro, guida il soccorritore, permettendo la scarica solo se effettivamente necessaria;

-  che la norma così rimodulata dovrebbe armonizzare l’obbligo di soccorso di cui all’art. 593 c.p. con la causa di giustificazione di cui all’art. 54 del c.p. introducendo una specie di “immunità” per i soccorritori non professionisti;

-  che la Dichiarazione del Parlamento Europeo del 14 giugno 2012 sull’istituzione di una settimana di sensibilizzazione sull’arresto cardiaco: al punto 4, invita la Commissione e gli Stati membri «ad adottare una legislazione armonizzata in tutta l’Ue, al fine di garantire l’immunità da ogni responsabilità ai soccorritori non professionisti che offrono volontariamente assistenza in caso di emergenza cardiaca»;

-  che l'intervento di chi assiste a un arresto cardiaco dovrà comunque essere “guidato” dalla sala operativa del 118, da attivare prima dell’inizio delle manovre salvavita;

-  che la morte cardiaca improvvisa colpisce in Italia circa 70.000 persone all’anno di ogni fascia d’età;

-  che si dovrebbe far capire che non bisogna avere paura di iniziare la rianimazione cardiopolmonare in caso di persona in arresto cardiaco; 

CHIEDE

al Sig. Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale di sostenere la richiesta, rivolta alle massime autorità dello Stato - dal Presidente della Repubblica, al Ministro della Salute - da parte di numerose associazioni italiane, di modifica dell’art. 1, comma 1, della legge 120/2001.

La norma richiesta dovrebbe contenere una semplice frase aggiunta (in neretto) e cioè: «È consentito luso del defibrillatore semiautomatico in sede extra ospedaliera anche al personale sanitario non medico, nonché al personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardio-polmonare, ovvero in caso di necessità e in assenza di personale addestrato, chiunque può utilizzare un defibrillatore automatico o semiautomatico esterno, sotto la guida della sala operativa del 118”.

APPROVATO A MAGGIORANZA