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ORDINE DEL GIORNO NEGOZI "COMPRO ORO"

24 Ottobre 2012

IL CONSIGLIO COMUNALE DI FAENZA

 - riunito in data 22.10.2012 -

 

  Premesso che:

- secondo il “Rapporto Italia 2011” dell'Eurispes, negli ultimi due anni, in Italia, i cosiddetti negozi “Compro Oro” (ossia i negozi che acquistano e vendono oro ed altri preziosi usati) sono quadruplicati: attualmente sono circa 20mila i punti vendita operanti su tutto il territorio nazionale;

- da un’indagine dell’ADOC (Associazione Difesa e Orientamento Consumatori) è emerso che nel 2011, in Italia, l’aumento medio dell’apertura di nuovi punti vendita è pari al 25%;

- secondo i dati Eurispes, confermati dalle associazioni di categoria, le attività dei cosiddetti negozi “Compro Oro” involgono un giro d’affari pari a circa 3miliardi di euro all’anno;

- le cause principali del proliferare di questi punti vendita sono due: il rialzo del prezzo dell’oro che, da bene rifugio, lo ha trasformato in un investimento, e la perdurante crisi economica che costringe molte famiglie a vendere oggetti preziosi per acquistare la disponibilità di denaro liquido;

- a ciò si aggiunga che le procedure amministrative per l’apertura di un punto vendita di oro usato sono piuttosto snelle (non è nemmeno necessaria l’autorizzazione dell’Ufficio Italiano dei Cambi);

 

  Evidenziato che:

- ogni negozio che acquista e vende oro si attiene ad un proprio listino e può effettuare le proprie valutazioni di stima (essendo meramente indicative e non vincolanti le quotazioni ufficiali delle borse internazionale e delle mercuriali), e questo - in molti casi - può tradursi in una truffa ai danni del consumatore (art. 640 c.p.), spesso ignaro di peso e carati del materiale e comunque non in grado di effettuare una valutazione e un calcolo valoriale esatti;

- ulteriormente vi sono casi limite in cui il materiale commerciato è totalmente falso e privo di valore economico;

 

  Evidenziato, altresì, che:

- c’è il rischio che le attività di “Compro Oro” siano soggette ad infiltrazioni da parte delle associazioni mafiose, che utilizzano tali attività come copertura per riciclare proventi illeciti (configurandosi, pertanto, la fattispecie penale del riciclaggio, art. 648 bis c.p.);

- in tali casi i rilevanti introiti prodotti dall’esercizio di codeste attività rappresenterebbero, pertanto, capitali di illecita provenienza in quanto derivanti da un’attività di per se stessa criminosa;

- più in generale, spesso, alle attività di “Compro Oro” si associano episodi criminogeni, come comprovato dai dati diffusi dalla Guardia di Finanza, secondo i quali i sequestri di pietre preziose nei settori di falso, truffa, contraffazione, usura, ricettazione e violazione delle leggi di pubblica sicurezza ammontano (per tutto il 2009 e nei primi dieci mesi del 2010) ad oltre 2 milioni di euro, e vicini alla stessa cifra sono quelli relativi alla minuteria e agli oggetti di gioielleria;

 

  Vista:

- la L.R. 7 dicembre 1992, n. 45 (Norme per la tutela dei consumatori e degli utenti);

- la L.R. 4 dicembre 2003, n. 4 (Disciplina della polizia amministrativa locale e promozione di un sistema integrato di sicurezza);

- la L.R. 9 maggio 2011, n. 3 (Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile);

- la legge 17 gennaio 2000, n. 7 (Nuova disciplina del mercato dell’oro, anche in attuazione della direttiva 98/820/CE del Consiglio, del 12 ottobre 1998);

- il documento esplicativo della Banca d’Italia del 26 giugno 2001, recante “Chiarimenti in materia di oro”;

 

Impegna la Giunta Comunale

 

  • a promuovere, anche in collaborazione con le associazioni di categoria, gli enti locali e con la Regione Emilia-Romagna, la quale ha approvato un documento analogo nella seduta consiliare del 26 ottobre 2011, un’attività di monitoraggio che consenta di censire i punti vendita attualmente operanti nel territorio provinciale;
  • a promuovere e attuare, anche in collaborazione con le associazioni di categoria, gli enti locali e la regione Emilia-Romagna, iniziative volte all’informazione e all’educazione del consumatore in ordine alle problematiche e criticità sottese alle attività di “Compro Oro”, al fine di evitare pregiudizi economici causati da condotte truffaldine eventualmente poste in essere dai commercianti;
  • a promuovere e realizzare interventi di prevenzione primaria e secondaria al fine di evitare l’infiltrazione, l’espansione e il radicamento sul territorio provinciale delle associazioni criminose che si avvalgono delle attività “Compro Oro” per riciclare proventi illeciti, con l’obiettivo di realizzare un sistema integrato di sicurezza e promuovere l’ordinata e civile convivenza, a valorizzare ed incrementare - nei limiti delle proprie competenze - le azioni volte a prevenire e contrastare i rischi di proliferazione dei fenomeni criminosi collegati alle attività di “Compro Oro”;
  • a sollecitare il Parlamento e l’Esecutivo nazionale ad adottare una normativa omogenea su tutto il territorio nazionale che, tra l’altro, permetta una mappatura aggiornata dei punti vendita, garantisca un’efficace azione di controllo e monitoraggio su detti esercizi e sulla liceità dell’attività svolta.

 

Votato all’unanimità