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DOMENICO BACCARINI E I SUOI AUTORITRATTI

27 Aprile 2007

Giovedì 3 maggio in Pinacoteca una conferenza di Antonella Imolesi Pozzi
Continuano gli incontri della Pinacoteca comunale dedicati ad approfondire la conoscenza dell’attività artistica di Domenico Baccarini nel centenario della sua morte.
Con la conferenza programmata giovedì 3 maggio 2007, alle ore 18.00, presso la Pinacoteca comunale (via S.Maria dell’Angelo, 9), sarà esaminata in particolare l’intensa produzione di autoritratti che Baccarini ha realizzato nel suo lavoro artistico.
Nella sua breve, intensa e sfortunata vita, Domenico Baccarini ha raggiunto esiti altissimi anche nella tensione all’autorappresentazione, tanto che gli autoritratti costituiscono episodi altamente significativi, non solo come immagini del suo essere, esteriore quanto interiore, ma anche del suo linguaggio espressivo, proiezione esterna dell’individualità dell’artefice, riflesso della sua formazione, delle sue predilezioni, del suo orientamento culturale e della sua storia personale.
Tutti gli autoritratti di Baccarini presentano un tratto comune, come afferma Antonella Imolesi Pozzi, relatrice della conferenza di giovedì. Gli aspetti più evidenti di questo tratto comune sono gli occhi, che dominano l’architettura del viso, lo sguardo al centro di irradiazione espressiva del volto chiuso in un modulo rigoroso e serrato, e lo sfondo spesso bianco per non distogliere l’osservazione dalla forte concentrazione espressiva degli occhi.
Per Baccarini la poetica dell’autoritratto è particolarmente congeniale, come verrà illustrata dalle molte immagini che saranno presentate, e diviene esercizio di autoconoscenza.
In questo l’artista faentino segue lo schema adottato dalla generazione degli artisti nati intorno agli anni ’80 dell’Ottocento. Vi sono presenti componenti romantiche, puriste e simboliste e l’immagine è fortemente individualizzata e interiorizzata. I due autoritratti di Soffici del 1901, l’autoritratto del romagnolo Luigi Michelacci e l’autoritratto di Ferenzona possono valere come esempi italiani, ma tante sono le assonanze con i ritratti di Khnopff, Chase e Sargent, a dimostrazione dell’esistenza di una diffusa sensibilità comune, esaminata nell’incontro organizzato dalla Pinacoteca comunale, fondata sulla libertà di scambio culturale e sulla circolarità dei modelli espressivi che il simbolismo internazionale e le grandi esposizioni veicolavano.
Antonella Imolesi Pozzi, relatrice dell’incontro del 3 maggio, è esperta di storia e tecnica delle incisioni e della grafica ed è funzionaria del fondo Piancastelli della Biblioteca comunale di Forlì.
Il ciclo di incontri presso la Pinacoteca faentina si concluderà giovedì 10 maggio 2007 (ore 18.00) con l’ultimo appuntamento dal titolo “Un inedito taccuino di Domenico Baccarini”. Relatore il direttore della Pinacoteca comunale Claudio Casadio.