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PREMIATI LA 'MADRE CORAGGIO' ELDA CASADIO E IL CERAMISTA DANTE SERVADEI

22 Giugno 2006

47^ GIORNATA DEL "FAENTINO LONTANO" E "SOTTO LA TORRE" 2006
Domenica 25 giugno (ore10.00) al teatro Masini la cerimonia di consegna
Avrà luogo domenica prossima 25 giugno ore 10.00), al teatro comunale Masini, nell'ambito della 47^ Giornata del Faentino Lontano, la cerimonia di consegna delle onorificenze di "Faentino Lontano" e "Faentino sotto la Torre" 2006. Alla manifestazione parteciperanno il sindaco Claudio Casadio, il vescovo diocesano mons. Claudio Stagni (alle 9.00, in basilica cattedrale, celebrerà anche la messa in memoria dei faentini lontanti e dei premiati defunti), il primo segretario d'ambasciata della Repubblica Argentina in Italia Eduardo Zuain, il rappresentante dei "Faentini Lontani" Falco Falconi, la sig.ra Teresa Koval, figlia della 'Faentina Lontana 2006' Elda Casadio, e il 'Faentino sotto la Torre 2006' Dante Servadei. Nel corso della cerimonia, allietata dalle musiche del trio 'Tango 3 Guardia Vieja', sarà premiato anche il giovane lottatore Andrea Gatti ( Cisa Club Atletico Faenza - Sezione Lotta).
Il riconoscimento di 'Faentina Lontana 2006' è stato assegnato (alla memoria) alla signora Elda Casadio, residente in Argentina, purtroppo scomparsa pochi giorni dopo tale proclamazione.
Elda Casadio era nata a Faenza nel 1926; nel 1944, al passaggio del fronte, 'sfollò' con la famiglia a San Ruffillo di Brisighella, dove conobbe un giovane soldato polacco, Stanislao Koval, in forza all'VIII Armata alleata, che sposò dopo la liberazione. Nel febbraio 1945, a Forlì, poiché l'ospedale di Faenza era inutilizzabile a causa dei bombardamenti, nacque il loro primo figlio, Stanislao junior. Entrambi senza lavoro, nel 1946 Elda e Stanislao si trasferirono in Argentina ed andarono ad abitare a Bernal, piccolo centro ubicato a 17 km da Buenos Aires, dove il marito trovò lavoro e dove nel 1948 nacque la loro seconda figlia Teresa. Con grandi sacrifici Elda e suo marito si costruirono la casa e crebbero i loro figli. Elda aprì anche un piccolo laboratorio ceramico, che in qualche modo segnò il suo legame con Faenza. La sua vita cambiò dolorosamente nel '76, durante la dittatura militare, quando il figlio, titolare di un'officina meccanica ed attivo nell'assistenza ai poveri, venne sequestrato. Da quel giorno, venerdì 28 maggio 1976, per Elda Casadio iniziò un lungo calvario di ricerca, che condivise con le madri di altri 30 mila 'desaparecidos', anche tramite le pacifiche dimostrazioni di Plaza de Majo, a Buenos Aires, effettuate con un fazzoletto bianco in testa e un cartello al collo con la fotografia dei figli scomparsi. Di Stanislao Koval, come di moltissimi altri 'desaparecidos', non si è saputo più nulla e non è stato trovato il corpo. Elda Casadio era tornata in Italia nel giugno 2003, su invito del Comune di Forlì, che aveva intitolato una piazza a suo figlio 'desaparecido'. Quest'anno, nel 30° anniversario della nascita della dittatura argentina e della scomparsa del figlio Stanislao, Faenza riconosce pubblicamente l'instancabile impegno di questa concittadina per la verità e la giustizia. A causa dell'improvvisa scomparsa, come accennato in precedenza, sarà la figlia Teresa a ritirare l'onorificenza di 'Faentina Lontana 2006'.
Il riconoscimento di 'Faentino sotto la Torre 2006' è stato assegnato a Dante Servadei.
Nato a Faenza nel 1936, Servadei è titolare della prestigiosa Bottega Gatti, fondata nel 1928 da suo zio Riccardo, e da lui successivamente gestita con passione, discrezione e lungimiranza, anche con l'aiuto della moglie e dei figli negli anni più recenti. Oltre agli stessi figli, la 'Bottega' da lavoro a una decina di dipendenti. Dotato di grandi qualità professionali ed umane, Dante Servadei è diventato un sicuro punto di riferimento e di aggregazione non solo per i ceramisti della città, ma anche per molti artisti italiani, europei e di altri Paesi del mondo, tra i quali, a titolo di esempio, si citano i vari Ontani, Bay, Paladino, Echauren, Matta, Nespolo e Arman... Presidente provinciale della Confartigianato dal 1983 al '95, nello stesso periodo ha fatto parte della giunta nazionale confederale, reggendo fino al 2000 la presidenza nazionale della categoria della ceramica artistica, di cui è tuttora presidente onorario. Servadei ha ricoperto anche gli incarichi di presidente del Consorzio tra i Ceramisti Faentini e di coordinatore del Consiglio Nazionale Ceramico. Assegnandogli l'onorificenza di 'Faentino sotto la Torre 2006' Faenza ne riconosce pubblicamente il grande contributo per la promozione della città, della sua arte e cultura.