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9 luglio 2013 O.d.G. “ANNULLAMENTO TARES”

N. 163 O.D.G. “ANNULLAMENTO TARES” 

IL CONSIGLIO COMUNALE DI FAENZA

- riunito in data 09.07.2013 - 

premesso che 

- la TARES, tributo comunale sui rifiuti e servizi, è stato istituito dal decreto legge n. 201/2011 a copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento e dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni;

 - il tributo, a partire dal 1 gennaio 2013, sostituisce la Tarsu (tassa comunale) e la Tia (tariffa riscossa direttamente da Hera), è dovuto da chiunque possieda, occupi o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani;

 - nei fatti si tratta di una piccola patrimoniale, applicata indistintamente a tutti e che, dopo l'IMU, minaccia di pesare nuovamente su privati, aziende e attività commerciali;

 - la superficie assoggettabile al tributo è pari all’80% della superficie catastale;

 - il Comune deve stilare un apposito regolamento per l’applicazione della tassa, stabilendo i parametri per la modulazione delle tariffe e di eventuali riduzioni o esenzioni;

 - alla tariffa si applica una maggiorazione pari a 0,30 euro per metro quadrato, teoricamente a copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili;

 - lo Stato taglia i residui trasferimenti ai Comuni della quota pari allo 0,30 per mq, per un valore totale di circa 1 miliardo, per cui le amministrazioni non avranno copertura per le spese per i servizi indivisibili;

 - si prevedono aumenti medi preoccupanti, attorno al 25-30%,  in certi casi limite fino al 700%

 valutato che

- tutti i comuni sono in estrema difficoltà, dovuta alla combinazione di vari elementi, quali gli obblighi di legge relativi al regolamento Tares, la corrispondente quantificazione per il bilancio di previsione, l’esatta e obbligatoria individuazione dei dati catastali, l’organizzazione del versamento del tributo che può essere effettuato esclusivamente al comune, con o senza affidamento esterno della gestione della Tares per l’anno 2013, e da numerosi altri aspetti organizzativi, aggiunti alle incertezze applicative della legge ed i tempi richiesti dalla procedura burocratica;

- inoltre per l’anno 2013 la norma prevede che il gettito derivante dagli immobili produttivi classificati nel gruppo D sarà riservato allo Stato, ad aliquota standard dello 0,76%, senza possibilità di sconti, solo maggiorabile dai Comuni fino all'1,06%, il tutto per una maggiore entrata di circa 5 miliardi di euro a carico delle società ed aziende proprietarie di detti immobili;

- in questo particolare momento di crisi economica generalizzata, con cittadini e attività produttive e commerciali in forti difficoltà finanziarie, ogni ulteriore impegno economico da tassazione potrebbe diventare determinante per un dissesto economico sia familiare che aziendale;

 invita il Sindaco, la Giunta e le forze politiche 

- a farsi portatori a tutti i livelli della necessità di rivedere la Tares e i criteri di applicazione della tassa in questione, per dare modo di valutare, studiare ed approfondire attentamente la sua migliore applicazione;

- di inviare al Governo la richiesta urgente per la previsione, fra i provvedimenti prioritari, della sospensione delle disposizioni di legge relative alla Tares, per valutare nel frattempo la possibilità di annullare questa tassa, gravosa sia per i cittadini e le attività economiche, che per le amministrazioni comunali.

 VOTATO A MAGGIORANZA