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MOZIONE “ADOZIONE DEL PROGETTO LAST MINUTE MARKET NEL COMUNE DI FAENZA”

20 Febbraio 2013

IL CONSIGLIO COMUNALE DI FAENZA

- riunito in data 18.02.2013 -

 

  Premesso che:

  • secondo recenti stime FAO ogni anno in tutto il mondo si buttano 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, praticamene un terzo degli alimenti prodotti, con uno spreco insostenibile di suolo, acqua ed energia che sono serviti per produrli. Secondo un recente studio della Commissione Europea finiscono nella spazzatura in Europa quasi la metà del cibo acquistato, cioè 89 milioni di tonnellate all’anno di alimenti, ovvero 179 chilogrammi pro-capite l’anno. Questo nonostante 79 milioni di cittadini europei che vivono sotto la soglia di povertà e 16 milioni di persone che dipendono dagli aiuti alimentari. Da un punto di vista economico, per una famiglia italiana lo sperpero alimentare significa una perdita di 1.693 euro l’anno;
  • la direttiva 2008/98/CE, recepita dal D.Lgs. 205/2010 stabilisce che il trattamento dei rifiuti deve uniformarsi ad una gerarchia che mette al primo posto la prevenzione, quindi la riduzione nella produzione degli stessi.

 

  Considerate:

  • la legge n. 244 del 24.12.2007 denominata “Legge antisprechi” per la riduzione dello spreco in tutte le sue forme;
  • la legge n. 155/3 che equipara “le organizzazioni non lucrative di utilità sociale che effettuano, a fini di beneficenza, distribuzione agli indigenti di prodotti alimentari” ai “consumatori finali ai fini del corretto stato di conservazione, trasporto, deposito e utilizzo degli alimenti”.

 

  Visto che Last Minute Market (LMM) è una società spin-off dell’Università di Bologna ed opera in tutto il territorio sviluppando progetti territoriali volti al recupero dei beni invenduti (o non commercializzabili) a favore di enti caritativi con oltre 40 progetti attivi in Comuni, Province e Regioni italiane.

 

  Tenuto conto che:

  • la Regione Emilia-Romagna, le Province di Bologna, Ferrara, Parma e diversi Comuni della Regione hanno già in essere una collaborazione con LMM che, nell’anno 2011, ha portato al recupero di prodotti alimentari, pasti e prodotti farmaceutici pari ad un valore di € 2.800.384:
       - 737 tonnellate di prodotti alimentari freschi;
       - 101.000 euro di prodotti farmaceutici;
       - 25.700 pasti completi recuperati;
  • sul nostro territorio esiste una rete di solidarietà (mensa del povero, parrocchie, associazioni caritatevoli, cooperative) interessata ad iniziative che coinvolgano la GDO, mense comunali, scolastiche, ospedali, al recupero di generi alimentari (ortofrutta, latticini, prodotti da forno), generi NO FOOD (per esempio parafarmaci e libri) che non hanno più valore commerciale (perché prossimi alla scadenza, ma non scaduti, o perché presentano dei difetti estetici nell’imballaggio) e al recupero dei pasti pronti e non serviti nelle mense.

 

  Considerato che:

  • LMM ha sviluppato un modello operativo per prevenire la formazione dei rifiuti permettendo il recupero, in totale sicurezza, dei beni rimasti invenduti nel circuito produttivo e commerciale a beneficio di organizzazioni non lucrative. Il sistema sviluppato permette di includere tutti i soggetti che operano nel territorio - amministrazioni, imprese commerciali, mercati all’ingrosso, enti no-profit, multiutility, ASL, associazioni, cittadini - mettendoli in relazione funzionale ed attivando una rete solidale e sostenibile;
  • in base a queste priorità e alle normative di settore, il recupero sia delle derrate alimentari non più vendibili ma ancora commestibili provenienti da supermercati e ipermercati, che dei pasti non somministrati nelle mense, permetterebbe di sostenere gli enti assistenziali presenti sul territorio comunale.

 

Impegna il Consiglio Comunale e la Giunta

 

- ad aderire alla “Carta per una rete di enti territoriali a spreco zero”;

- ad attivare una collaborazione con LMM, atta ad individuare la migliore soluzione progettuale in funzione delle caratteristiche del territorio, costituire e coordinare la rete donatori/beneficiari, incrociare al meglio domanda e offerta, monitorare il sistema di recupero, attivare procedure in conformità con le normative vigenti, realizzare percorsi comunicativi e informativi e valutare gli impatti positivi sul territorio, per attuare il progetto Last Minute Market nel Comune di Faenza.

 

 

Votata all’unanimità