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O.D.G. "ADESIONE ALLA DICHIARAZIONE DEL PANATHLON INTERNATIONALSULL'ETICA NELLO SPORT GIOVANILE"

19 Dicembre 2008

IL CONSIGLIO COMUNALE DI FAENZA
- riunito in data 18.12.2008 -
Premesso
- che il "Panathlon International" è l'associazione non governativa, senza scopo di lucro, apolitica, apartitica, senza distinzione di razza e di sesso, di tutti i Panathlon Club, fra i quali quello di Faenza;
- che i soci dei club sono persone che si sono dedicate o si dedicano alle attività sportive agonistiche o amatoriali, dirigenziali, promozionali e culturali dello Sport, agendo fra l'altro per approfondire, divulgare e difendere i valori e l'etica dello Sport inteso come strumento di formazione e mantenimento della persona, veicolo di solidarietà tra gli uomini ed i popoli, valorizzando gesti sintomatici di fair play e garantendo a tutti la possibilità di una sana educazione sportiva;
Considerato
- che il "Panathlon International", in occasione della conferenza di Gand (Belgio) del 24/09/2004, ha redatto e presentato al mondo sportivo internazionale un documento denominato "Dichiarazione sull'Etica nello Sport Giovanile", sottoscritto da numerose organizzazioni e federazioni nazionali e internazionali, comitati olimpici, autorità civili, Consigli Regionali, Provinciali e Comunali (fra gli ultimi i Comuni di Rapallo, Orvieto e Ravenna);
Sottolineato
- che la dichiarazione persegue il fine di superare ogni discussione e stabilire chiare regole di comportamento nella ricerca dei valori positivi nello sport giovanile;
Preso atto
- di quanto in essa contenuto;
Il Consiglio Comunale di Faenza
condividendo totalmente i principi in essa espressi, aderisce alla "Dichiarazione sull'Etica nello Sport Giovanile" approvando quanto previsto dagli articoli in essa contenuti.
Approvato all'unanimità
 
DICHIARAZIONE DEL PANATHLON SULL'ETICA NELLO SPORT GIOVANILE
Gand, 24 settembre 2004
Questa dichiarazione rappresenta il nostro impegno per stabilire chiare regole di comportamento nella ricerca di valori positivi nello sport giovanile. Pertanto:
1. Promuoveremo i valori positivi nello sport giovanile con grande impegno e presentando adeguati programmi
?  Considerate le esigenze dei giovani, nell'allenamento e nelle competizioni punteremo, in modo equilibrato, su quattro obiettivi: sviluppo delle competenze di tipo motorio (tecnica e tattica); stile competitivo sicuro e sano; positivo concetto di se stessi; buoni rapporti sociali.
?  Crediamo che sforzarsi per eccellere e vincere, sperimentando il successo o il piacere, il fallimento o la frustrazione, siano tutte componenti dello sport competitivo. Nelle loro performance daremo ai giovani l'opportunità di coltivare ed integrare tutto ciò (all'interno della struttura, delle regole del gioco) e li aiuteremo a gestire le loro emozioni.
?  Presteremo attenzione alla guida e all'educazione dei giovani, in accordo con i modelli che valorizzano i principi etici in generale ed il fair play in particolare.
?  Ci assicureremo che i giovani siano coinvolti nelle decisioni attinenti il loro sport.
2. Continueremo ad impegnarci per eliminare nello sport giovanile ogni forma di discriminazione
Questo è coerente con il fondamentale principio etico di uguaglianza, che richiede giustizia sociale ed uguale distribuzione delle risorse. I giovani diversamente abili come quelli con minor predisposizione dovranno avere le stesse possibilità di praticare lo sport e le stesse attenzioni di quelli maggiormente dotati, senza discriminazione di sesso, razza, cultura.
3. Riconosciamo che lo sport può anche produrre effetti negativi e che misure preventive sono necessarie per proteggere i giovani
?  Aumenteremo con i nostri sforzi la loro salute psicologica e fisica al fine di prevenire le devianze, il doping, l'abuso e lo sfruttamento commerciale.
?  Accertato che l'importanza dell'ambiente sociale ed il clima motivazionale sono ancora sottostimati, adotteremo un codice di condotta con responsabilità chiaramente definite per quanti operano nello sport giovanile: organizzazioni governative, dirigenti, genitori, educatori, allenatori, manager, amministratori, dottori, terapisti, dietologi, psicologi, grandi atleti, i giovani stessi.
?  Raccomandiamo che siano seriamente considerate le persone, organizzate ai diversi livelli, che possano controllare questo codice di condotta.
?  Incoraggiamo l'introduzione di coerenti sistemi di preparazione per allenatori ed istruttori.
4. Siamo favorevoli all'aiuto degli sponsor e dei media purché in accordo con gli obiettivi dello sport giovanile
?  Accogliamo il finanziamento di organizzazioni e società solo quando questo non contrasti con il processo pedagogico, i principi etici e gli obiettivi qui espressi.
?  Crediamo che la funzione dei media non deve riflettere i problemi della società, ma risultare stimolante, educativa e innovativa.
5. Formalmente sottoscriviamo la "Carta dei Diritti del Ragazzo nello Sport" adottata dal Panathlon che prevede per tutti i ragazzi il diritto di:
?  praticare sport
?  divertirsi e giocare
?  vivere in un ambiente salutare
?  essere trattati con dignità
?  essere allenati ed educati da persone competenti
?  ricevere un allenamento adatto alla loro età, ritmo e capacità individuali
?  gareggiare con ragazzi dello stesso livello in una idonea competizione
?  praticare lo sport in condizioni di sicurezza
?  usufruire di un adeguato periodo di riposo
?  avere la possibilità di diventare un campione, oppure di non esserlo.
Tutto questo potrà essere raggiunto quando i Governi, le Federazioni, le Agenzie e le Società sportive, nonché le industrie, i media, i managers, gli studiosi dello sport, i dirigenti, gli allenatori, i genitori ed i giovani stessi approveranno questa Dichiarazione.