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O.D.G. "CHIUSURA DELLO STABILIMENTO OMSA DI FAENZA (RA)"

27 Gennaio 2010

Premesso
· che la proprietà del Gruppo Golden Lady ha comunicato ufficialmente l'esigenza di far fronte a circa 600 esuberi tra la forza lavoro impiegata nei vari stabilimenti presenti in Italia, motivando questa esigenza con la situazione di attuale crisi economica;
· che in quest'ottica si inserisce la decisione di chiudere lo stabilimento OMSA sito in Faenza, decisione ufficializzata in occasione dell'incontro con le Organizzazioni Sindacali di categoria e la RSU, avvenuto in data 20 gennaio 2010;
· che ad oggi lo stabilimento OMSA di Faenza impiega circa 350 operai (di cui circa 320 donne);
Rilevato
· che, secondo l'Azienda, la crisi del mercato non permette il riassorbimento dei prodotti dello stabilimento di Faenza; in realtà, nel corso dell'ultimo anno, alcune delle lavorazioni di tale stabilimento sono state spostate e prodotte nella sede mantovana;
· che l'Azienda ha comunicato la volontà di spostare, già ad inizio gennaio 2010, alcuni macchinari presso la sede di Basciano (Teramo);
IL CONSIGLIO COMUNALE DI FAENZA
- riunito in data 26.01.2010 -
Esprime
· vicinanza e solidarietà alle lavoratrici ed ai lavoratori dell'OMSA che, al termine del periodo di cassa integrazione che le vede coinvolte, non hanno nessuna certezza per il futuro;
· sostegno alle iniziative intraprese dalle istituzioni comunali, provinciali e dalla Regione.
Denuncia
che la proprietà del gruppo Golden Lady non ha mai accettato l'apertura di un tavolo di confronto con le Organizzazioni Sindacali per prendere in esame la situazione economica, produttiva e di mercato dell'OMSA e delle altre aziende del gruppo.
Considera
improponibile ogni decisione unilaterale dell'azienda di cessazione di attività o di smantellamento di macchinari e del patrimonio produttivo dell'OMSA.
Valuta che
tale scelta deriverebbe soltanto dalla volontà della proprietà di procedere ad una delocalizzazione delle produzioni verso altri Paesi, scaricandone i costi sulle lavoratrici e sui lavoratori dell'OMSA e sull'economia locale proprio nel momento in cui la grave crisi economica imporrebbe ad un grande gruppo italiano come Golden Lady scelte coraggiose, di sostegno e rilancio della produzione Made in Italy.
Chiede
al Governo di aprire un tavolo nazionale con le Organizzazioni Sindacali, le amministrazioni locali ed il gruppo Golden Lady per affrontare in quella sede la vertenza OMSA.
Chiede inoltre
alla proprietà del gruppo di presentare un preciso Piano Industriale teso al mantenimento del punto produttivo di Faenza ed alla salvaguardia dei posti di lavoro.
Votato all'unanimità