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O.D.G. "PER IL DIRITTO AL LAVORO, PER LA DIGNITÀ DEI LAVORATORI E DELLE LAVORATRICI"

29 Giugno 2010

IL CONSIGLIO COMUNALE DI FAENZA
- riunito in data 28.06.2010 -

Premesso che

la Carta Costituzionale recita all’art. 1: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.”; all’art. 4: “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”.
Appare pertanto chiaro ed esaustivo il ruolo che il lavoro e il diritto al lavoro detengono e devono detenere nella realtà italiana. Un ruolo di fondamentale importanza che rappresenta la reale amalgama del tessuto sociale del nostro Paese e dell’intera comunità europea ed internazionale.

 Considerato che

  Diventa per questo davvero incomprensibile come, di fronte alla crisi esistente e innanzi ad una china sempre più pericolosa in termini sociali ed economici, imprenditori ed aziende che ancora resistono al progressivo calo di profitti possano decidere di chiudere i battenti e delocalizzare la produzione all’estero. Questo è quanto sta accadendo a Faenza dove il gruppo Golden Lady, leader del settore con il 52% del mercato italiano, ha scelto di lasciare a casa 350 lavoratori di cui 320 donne per trasferire la produzione Omsa in Serbia riducendo così i costi e aumentando i profitti.

  Le regole del liberismo spinto che privilegiano l’aspetto economico-finanziario della produzione e del lavoro a scapito di quello umano e sociale non possono essere condivise né accettate dalle istituzioni democratiche che di quella stessa Carta Costituzionale sono espressione e al tempo stesso strumento di tutela costante.

  A queste Istituzioni e alla politica è fatto preciso dovere, oggi, di affrontare la crisi economica e occupazionale, nonché lo sciacallaggio liberista, con chiare prese di posizione e concrete azioni politiche che dimostrino senza alcun dubbio la netta condanna della deriva antisociale che certe aziende detengono, come nel caso dell’Omsa di Faenza. Un comportamento lesivo non solo della dignità dei lavoratori ma dello stesso tessuto socio-economico del territorio che, ospitando i siti industriali, è diventato di fatto soggetto partecipe dell’impresa economica e che non può essere abbandonato e dimenticato con un semplice piano di destrutturazione e delocalizzazione.

Invita

il Sindaco e la Giunta Comunale ad intraprendere azioni di contrasto e di protesta che, nel rispetto dei principi democratici, siano incisive e di diretta applicazione perché i cittadini, i giovani precari e le famiglie dei lavoratori e delle lavoratrici a rischio disoccupazione non possono più stare a guardare.

Altresì invita

il Sindaco e la Giunta Comunale di Faenza a sostenere iniziative a tutela e a promozione del diritto al lavoro, della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Omsa e di tutte le altre aziende che si trovano nella stessa situazione nel territorio di Faenza.

Richiama

le imprese che vogliono approfittare della crisi e delle risorse pubbliche per licenziare e accrescere i propri profitti a danno dei dipendenti e dello stesso territorio che ne ha accolto gli stabilimenti, ad una precisa responsabilità sociale.

 

Votato a maggioranza:
Voti a favore: Sindaco - PD - Insieme per cambiare - IDV
Voti contrari: Lega Nord - PDL
Astenuti: Fatti sentire - La tua Faenza-UDC