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ORDINE DEL GIORNO "PER RIPORTARE A CASA I MARÒ ITALIANI DETENUTI IN INDIA”

30 Maggio 2012

IL CONSIGLIO COMUNALE DI FAENZA

- riunito in data 28.05.2012 -

 

Premesso

che in data 15 febbraio due militari italiani imbarcati sulla Enrica Lexie, nave commerciale battente bandiera italiana, sono stati arrestati con il sospetto di essere coinvolti in un grave episodio dai contorni ancora incerti, nel quale sono rimaste uccise due persone di nazionalità indiana, probabilmente scambiate per pirati;

 

Esprime

- piena solidarietà ai militari trattenuti presso le strutture detentive indiane, in violazione alle norme del diritto internazionale;

- profondo cordoglio alle famiglie e alle comunità dei due pescatori indiani deceduti nelle acque dell’oceano Indiano;

- sostegno all’iniziativa diplomatica messa in atto dal Governo Italiano per una rapida soluzione della vicenda.

 

Considerato che

 

- in base all’accordo siglato nell’ottobre 2011 tra il Ministero della Difesa e Confitarma (Confederazione Italiana degli Armatori) i militari italiani erano regolarmente imbarcati a protezione della nave mercantile da attacchi di pirateria;

- in base al diritto internazionale marittimo, l’indagine su episodi criminosi avvenuti in acque internazionali su una nave battente bandiera italiana è di giurisdizione della Magistratura italiana;

- non vi era alcun obbligo di consegna dei militari italiani alle autorità indiane;

- come altre volte accaduto in passato, i militari italiani, allorché impegnati nello svolgere le proprie funzioni e nell’eseguire gli ordini a loro assegnati, siano risultati implicati in episodi ancora da chiarire;

- sulla vicenda sta indagando la Procura Militare di Roma, che ha aperto un fascicolo sul caso, in conformità al diritto italiano ed internazionale;

- i due marò sono stati trattenuti nel Circolo Ufficiali della Marina indiana di Kochi prima di essere trasferiti in un carcere ordinario dell’India;

- Italia e India non hanno al momento una posizione condivisa sulla vicenda, né dal punto di vista del diritto applicabile, né sulla valutazione dei fatti occorsi.

 

Fermo restando

che qualora i militari risulteranno colpevoli di atti criminosi a seguito dei procedimenti giudiziari della Magistratura italiana, o vengano giudicati colpevoli di aver contravvenuto agli ordini assegnatigli, devono venire condannati come qualsiasi altro cittadino, pagando per le proprie responsabilità.

 

Impegna il Sindaco e la Giunta

 

  • a mettere in atto ogni forma di iniziativa possibile per invitare il Governo a porre massima attenzione alla vicenda e ad agire in modo che i due militari tornino in Italia quanto prima;
  • a fare pressione affinché si determinino le circostanze e le responsabilità dell’omicidio dei due pescatori indiani;
  • a fare pressione affinché si apra un’inchiesta per determinare la responsabilità dell’ordine di discesa dei militari nel porto di Kochi, che ne ha determinato l’arresto da parte delle autorità indiane, impedendo il loro rientro in Italia.

 

 

Votato all’unanimità