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ORDINE DEL GIORNO "REMUNERAZIONE CAPITALE INVESTITO "

29 Novembre 2011

IL CONSIGLIO COMUNALE DI FAENZA

- riunito in data 28.11. 2011 -

 

PREMESSO CHE

il 12 e 13 giugno quasi ventisette milioni di italiani si sono espressi votando quattro quesiti referendari concernenti le modalità di affidamento dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, la remunerazione garantita dei capitali, la costruzione di nuove centrali nucleari ed il legittimo impedimento;

 

PRESO ATTO CHE

ai suddetti referendum hanno prevalso i sì in tutti i quesiti ovvero 95,35% di sì al primo quesito, 95,80% al secondo quesito, 94,05 al terzo quesito, 94,62% al quarto quesito;

 

VISTO

in particolare il quesito sulla remunerazione del capitale investito avente il seguente testo: «Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell’art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, limitatamente alla seguente parte: “dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”?»;

 

CONSIDERATO

-   che la nuova formulazione del comma 1 dell’articolo 154 del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 recita: “La tariffa costituisce il corrispettivo del servizio idrico integrato ed è determinata tenendo conto della qualità della risorsa idrica e del servizio fornito, delle opere e degli adeguamenti necessari, dell’entità dei costi di gestione delle opere e dei costi di gestione delle aree di salvaguardia, nonché di una quota parte dei costi di funzionamento dell’Autorità d’Ambito, in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio secondo il principio del recupero dei costi e secondo il principio "chi inquina paga". Tutte le quote della tariffa del servizio idrico integrato hanno natura di corrispettivo”;

-   che la remunerazione del capitale investito in materia di tariffe del servizio idrico integrato non è più prevista dall’ordinamento italiano;

 

CONSIDERATO INOLTRE

che il referendum ha soppresso giustamente, tra le voci che compongono la tariffa, quella relativa alla remunerazione del capitale per gli investimenti futuri, che da oggi in poi dovranno essere concordati con il soggetto gestore, mentre non ha eliminato le voci relative alla restituzione del capitale investito e relativo ammortamento;

 

AUSPICA

che il Parlamento pervenga rapidamente ad una normativa quadro nazionale che, tenendo conto della decisione popolare sulla soppressione della remunerazione del capitale investito, definisca gli strumenti a disposizione delle Regioni e degli enti locali necessari per far fronte agli investimenti di manutenzione ordinaria e straordinaria finalizzati al mantenimento e all’efficientamento delle reti idriche esistenti, nonché alla realizzazione di eventuali nuovi impianti valutati strategici nei singoli territori.

 

INVITA

il Sindaco e l’Amministrazione Comunale, nel rispetto della volontà popolare e dell’esito referendario, ad adoperarsi in tutte le sedi opportune, affinché si dia avvio al necessario chiarimento del quadro normativo regionale e nazionale per quanto riguarda il tema degli investimenti futuri.

 

CHIEDE

 

che l’Amministrazione Comunale si faccia parte attiva fra i soci del Patto di Sindacato appena rinnovato affinché si affronti una riflessione ampia e complessiva sul servizio idrico integrato che metta a tema la governance di Hera, il rapporto fra tariffe e investimenti e, come emerso dall’esito del referendum, non escludendo anche nuove forme organizzate di partecipazione dei cittadini utenti alle scelte.

 

IMPEGNA

 

il Sindaco ad attuare quanto di sua competenza per il rispetto dell’esito referendario attraverso la partecipazione in Ato per eliminare “la remunerazione del capitale investito” nel più breve tempo possibile e sicuramente nel prossimo rinnovo contrattuale.

 

 

 

Votato a maggioranza